Le forme dell’acqua: dall’immobilità all’eterno cambiamento
Giovedì 7 febbraio gli alunni della classe 2°A e 1°C hanno partecipato al secondo incontro del progetto “Le forme dell’acqua: dall’immobilità all’eterno cambiamento”, organizzato dall’Ente Acquedotto Fiora in collaborazione con l’Università di Siena.
I relatori hanno interagito con gli studenti e presentato le problematiche inerenti l’uso indiscriminato di una risorsa preziosa come l’acqua, bene a torto considerato inesauribile , e l’altissimo consumo di acqua minerale, confezionata in bottiglie di plastica , che una volta utilizzate rischiano di essere disperse nell’ambiente.
Proprio per educare all’uso consapevole di questa risorsa e il giusto recupero della plastica è alla base della realizzazione dell’ opera figurativa bi/tridimensionale ispirata al famoso mito greco di Lacoonte e i suoi figli. Così descrivono il proprio prodotto gli autori della 2°A Matilde Lugarini, Camilla Sala, Alice Dondoli, Aldo Pellegrino e Lucia Imparato.
” Per realizzare quest’opera abbiamo utilizzato materiali riciclati tra cui: bottiglie di plastica, legno per sorreggere il quadro e per fare da contenitore di un mare di plastica; per il quadro abbiamo utilizzato una tavola in legno, decorata successivamente con sacchetti di plastica, che vanno a comporre la cornice.
Nella composizione viene riproposta la rappresentazione grafica del “Gruppo del Lacoonte” , abbiamo scelto quest’opera per la scena che quest’ultima rappresenta, ovvero la morte dei tre personaggi soffocati dai serpenti provenienti dal mare.
L’osservazione di ciò che sta accadendo nel mondo, dove ormai la plastica ha preso il sopravvento sulla natura e indirettamente anche sull’uomo, ci ha spinto a fare questa scelta. Per questo i serpenti, l’elemento negativo che uccide Lacoonte e i suoi figli, nella nostra opera hanno delle squame di plastica. Sempre di plastica, per rappresentare un mare corrotto e inquinato, è il contenuto del recipiente che abbiamo realizzato nella parte bassa dell’opera.”
Tutte le opere in concorso sono visibili il 20 e 21 marzo presso la sala Pegaso, Palazzo della Provincia di Grosseto.